I Segreti dell'Agente dei Calciatori

di Jean-Christophe Cataliotti e Luca Talotta

In Italia sono attualmente 950 gli agenti dei calciatori iscritti nel registro della Federazione Italiana Giuoco Calcio, ma sono migliaia i ragazzi, e le ragazze, che sognano di entrare a far parte di questa categoria.

La prima parte del volume contiene le risposte alle domande più frequenti su questa professione: da come affrontare e superare l’esame di idoneità al contratto dei calciatori professionisti, ai trasferimenti internazionali e così via

Nella seconda parte ecco le dirette testimonianze di dieci big della categoria: Accardi, Bastianelli, Branchini, Cattoli, D’Amico, Lippi, Manfredonia, Pallavicino, Pastorello e Vigorelli forniscono consigli utili e aneddoti gustosi sulla loro professione. Ogni agente ha la sua storia e il suo stile di lavoro e, ovviamente, i suoi «segreti».
Giovanni Branchini, un veterano che ha avuto in portafoglio Alemao, Ronaldo, Nakata, e oggi Montolivo, Ogbonna, Poli e Pepe, ha cominciato dal pugilato per poi approdare al calcio. “Per fare questo lavoro devi essere in grado di volere bene agli altri” è il suo consiglio da professionista che si fa un punto d’onore l’avere mantenuto sempre rapporti di amicizia con i suoi assistiti. Conserva ancora come un cimelio l’improbabile infradito tempestato di Swarosky con cui Nakata si presentò a firmare il contratto con il Parma di Callisto Tanzi, un uomo da sempre attento all’aspetto fisico e all’estetica.
Andrea Cattoli, agente della nuova leva molto apprezzato dal mercato (nel 2012 ha portato il difensore Francesco Acerbi al Milan) consiglia un profilo basso: “I migliori procuratori si riconoscono non da ciò che raccontano ma dai risultati che ottengono per i loro assistiti. Devi esserci 24 ore su 24, sette giorni su sette e curare tutti i settori della vita del calciatore: fiscale, amministrativo, marketing”.

Tra gli agenti sono molti quelli che hanno un passato da calciatore. Davide Lippi, ex calciatore, cognome importante e talento da scout suggerisce ai neofiti un mix di conoscenza tecnica, capacità di fare pubbliche relazioni e istinto: “Io guardo i ragazzi in faccia: uno ha la faccia da giocatore, c’è poco da fare”.
C’è anche chi alla professione di agente è arrivato dalle fila del giornalismo. È il caso di Carlo Pallavicino che, spinto dalla curiosità “di scoprire che cosa accade al di là del buco della serratura”, si è spostato dall’altra parte della barricata. Quello che ha scoperto è un mondo duro dove l’atteggiamento deve essere da “uno su mille ce la fa”. Fondamentale per riuscire: la sincerità con i propri assistiti che spesso sono ragazzi appena usciti dall’adolescenza catapultati in un mondo di adulatori.

E infine “mai lasciare niente di intentato”: il consiglio è di Claudio Vigorelli, passato dalla TV al mondo degli agenti. E se lo dice lui che ha scoperto Kallon dando credito alla segnalazione di un albergatore svedese, c’è da credergli.