La struttura fisica è il parametro più ricercato nei settori giovanili di alto livello? Lo abbiamo chiesto a un super esperto…
Fonte: “I segreti dell’osservatore di calcio” di Jean-Christophe Cataliotti nell’intervista a Maurizio Costanzi, Direttore Tecnico del Settore Giovanile dell’Atalanta.
Direttore Costanzi, la struttura fisica è il parametro più ricercato nei settori giovanili di alto livello?
In alcuni casi erroneamente sì, perché nei settori giovanili spesso si rischia di pensare più ai risultati delle squadre che alle prospettive dei singoli ragazzi. Chi, però, fa questo lavoro bene ed è competente sa che deve ricercare nei giovani calciatori il connubio tecnica-velocità, che secondo me è un valore prioritario rispetto alla struttura fisica. Per me il parametro di valutazione più importante è il parametro combinato tecnica e velocità. Ma devo tornare sugli aspetti fisici. Ci sono, infatti, dei parametri fisici comunque imprescindibili in determinati ruoli: nei portieri non possiamo più accettare le altezze dei portieri degli anni ’70 e lo stesso discorso vale per i difensori centrali dove l’eccezione Cannavaro è la classica eccezione che conferma la regola. Attenzione però: nei ruoli citati non sono solo i centimetri a fare la differenza, ma sono i centimetri insieme alla struttura fisica perché il calciatore alto un metro e 86 cm secco e leggero potrebbe, infatti, risultare meno interessante rispetto a uno alto un metro e 82 cm ma maggiormente strutturato. E queste caratteristiche diventano importanti soprattutto in occasione delle palle inattive, che costituiscono il 50% del gioco del calcio moderno.
Ecco un frammento dell’intervista concessa da Maurizio Costanzi, una figura professionale di altissimo livello nel panorama calcistico italiano, che ci onorerà della sua presenza in occasione del prossimo corso per osservatori che terremo a Reggio Emilia nel weekend 13-14 gennaio 2018. Clicca sotto per saperne di più!
