In questo tourbillon di panchine che, in questa settimana, sta stravolgendole guide tecniche di tutte le squadre e forse anche le gerarchie dell’ultimo campionato di Serie A, resta la certezza di Stefano Pioli come allenatore del Milan.
Il club, dopo sette anni di assenza, tornerà a partecipare alla Champion’s League e cercherà di potenziare una rosa molto talentuosa, ma con pochissima esperienza internazionale.
Calhanoglu: titolare indiscusso
Il Direttore Tecnico, Paolo Maldini, commentando l’avvenuta qualificazione ha raccontato: “Nello spogliatoio, Ibrahimovic ha chiesto chi ha giocato in Champions League e solo Hakan Calhanoglu ha alzato la mano”.
In questo aneddoto risulta chiaro ed evidente quanto sarebbe importante per la dirigenza rossonera riuscire a rinnovare il contratto in scadenza il 30 giugno 2021, sia per la perdita di un giocatore con un valore di mercato di 35 mln € (fonte Transfermarkt), sia perché il fantasista turco rappresenta un tassello importantissimo dello scacchiere guidato da Pioli.
Non è un caso che il calo, che il Milan ha avuto nella seconda parte del campionato, sia coinciso con il cattivo stato di forma di Calhanoglu, condizionato per lunghi tratti dallo stop obbligatorio per la positività al COVID-19 riscontrata ad inizio gennaio, quando ancora i rossoneri erano meritatamente in testa al campionato.
Rinnovo: i tanti rumors
Dalla sessione invernale molte voci si sono rincorse attorno alla figura del giocatore turco.
Un ritorno in Bundesliga, il Manchester United e la nuova Juventus di Allegri, ma sembrerebbe che l’unica concreta e sostanziosa offerta sia quella della squadra qatariota dell’Al-Duhail guidata dal manager Sabri Lamouchi, vecchia conoscenza della Serie A con i suoi trascorsi al Parma e all’Inter.
Milan: i possibili sostituti
Dal proprio canto il direttore Maldini non è certo rimasto con le mani in mano.
I contatti con l’Udinese per De Paul (pronto per palcoscenici più ambiziosi) e con l’Atalanta per Ilicic (quasi inutilizzato nell’ultima parte del campionato) sembrano intensificarsi.
Milan: un segnale per il mondo del calcio
D’altronde, con l’annuncio ufficiale dell’acquisto di Maignan, portiere della nazionale francese, seguito dalle clamorose parole d’addio di Maldini a Donnarumma, il Milan sembra aver lanciato un forte messaggio ai suoi giocatori in trattativa per un futuro rinnovo (oltre al numero dieci turco, anche il capitano Romagnoli).
Chi vorrà restare al Milan dovrà meritarselo ma anche desiderarlo fortemente.
E forse da entrambe le squadre di Milano (la dipartita di Conte con il ridimensionamento delle ambizioni nerazzurre) il segnale è stato dato all’intero mondo del calcio: il tempo delle “vacche grasse” è ormai molto lontano e chissà se saranno solo sette gli anni di carestia che ne seguiranno.
Articolo di Domenico Semeraro
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