Nella partita spartiacque della sua stagione, quando non aveva altre alternative alla vittoria, la Lazio disintegra il Milan con una delle sue migliori prestazioni di tutta la stagione e si ripresenta con prepotenza nella corsa Champions.
La classifica prima di questa sera parlava chiaro, i biancocelesti, con otto punti, possibili cinque, di distacco dal quarto posto, erano costretti ad uscire dall’Olimpico con i tre punti in sacca, e oltre ad esserci riusciti, lo hanno fatto egregiamente.
La partita si prospettava scoppiettante, tra due delle squadre che giocano meglio a calcio nel nostro campionato, e si può dire tranquillamente che le aspettative siano state rispettate pienamente. Pronti via e il Milan ha la sua prima grande occasione dopo venti secondi, con Calhanoglu, che dopo aver scambiato con Mandzukic al limite dell’area, calcia in porta con Reina costretto a mettere in angolo. Dal corner nasce l’azione che porta al vantaggio laziale: contropiede letale, la Lazio ribalta rapidamente il campo con Lulic, Correa e Immobile. Proprio quest’ultimo, manda in porta l’argentino dopo un fraseggio rapido, e per il Tucu saltare Donnarumma e depositare in porta il goal dell’1 a 0 è un gioco da ragazzi. Non è finita qui, perché il Milan fa una grandissima difficoltà a produrre gioco, specie nel primo quarto d’ora, con la Lazio che pressa alto ed è molto aggressiva e non appena recupera palla attacca in profondità e crea pericoli, su tutti con la scarpa d’oro che chiama in causa Donnarumma che si oppone con un gran riflesso. Col passare dei minuti però la Lazio abbassa il baricentro e conseguentemente lo alza il Milan, che schiaccia i padroni di casa, che cominciano ad avere difficoltà ad uscire, e subiscono la mole di gioco offensivo rossonera che porta gli ospiti a creare diverse occasioni importanti, senza però riuscire a trovare la via del goal. Nonostante la pressione rossonera, la Lazio non rinuncia alle sue puntate offensive, che portano i biancocelesti anche a trovare il secondo goal con Lazzari, annullato però, giustamente, per offside.
Nel secondo tempo il Milan è chiamato ad una reazione, ma l’avvio è scioccante quanto quello del primo tempo, sei giri di lancetta e nuovamente Correa, in serata di grazia come poche volte si è visto da quando è sbarcato all’ombra del Colosseo, punta Tomori, lo lascia lì e col destro beffa Donnarumma concludendo potentemente sul primo palo e raddoppiando per la Lazio. Questo goal però si porta delle polemiche appresso, perché l’azione inizia con un recupero palla di Leiva, viziato da un contatto dubbio con Calhanoglu, Orsato va a rivedere il tutto al VAR decide comunque di dare al goal alla squadra di casa. La seconda rete biancoceleste sembra essere una brutta mazzata per i rossoneri, che non sembrano avere la forza sia fisica e psicologica per rientrare in partita, e neanche i nuovi entrati riescono a dare la scossa necessaria. La Lazio quindi si difende, amministra e aspetta per colpire in ripartenza, e proprio con una di queste ripartenze arriva il goal del solito Immobile, che ci era andato vicino anche qualche minuto, che chiude la questione e consegna una vittoria clamorosamente importante per i biancocelesti.
Inzaghi che quindi, dopo aver sconfitto il Covid, si toglie questa grandissima soddisfazione, battendo il suo predecessore sulla panchina laziale e rispondendo presente all’appello delle iscritte alla volata Champions di queste ultime giornate di campionato.
Volata dalla quale rischia di essere risucchiata il Milan, che in questa giornata di campionato ha subito il sorpasso dell’Atalanta ed è stata affiancata da Napoli e Juventus, oltre ad aver fatto reinserire un’altra concorrente in questa corsa. Momento negativo per i rossoneri, che dopo aver perso in rimonta contro il Sassuolo, si schianta a Roma e adesso rischia veramente grosso.