“Mio figlio come Dybala, ma essendo un 2005 rischia la mancata conferma!”
Fonte: Lettere a un procuratore (www.calciomercato.com)
Buongiorno,
sono la mamma di un giovane calciatore classe 2005 che oggi milita in un top club italiano. Non sono la classica mamma esaltata che pensa di avere un campione in casa, ma vorrei maggior rispetto per mio figlio che fa dei sacrifici enormi per conciliare la scuola con il calcio. Dicono che assomigli a Dybala, ma magari non lo confermano lo stesso. Il problema, in sostanza, è questo: a mio figlio a giugno scadrà il tesseramento annuale, ma ad oggi non sappiamo ancora se verrà riconfermato o meno. Perché le società aspettano l’ultimo momento per comunicare le loro scelte? C’è un’omertà pazzesca in seno alle società di calcio! Perché nel caso non venisse riconfermato, si ritroverebbe senza squadra e sarebbe costretto a ripartire dai dilettanti e, magari, anche a cambiare scuola. Se la risposta arriverà a giugno come potremo “piazzare” nostro figlio in un’altra società di pari livello a quella attuale? Potremmo avvalerci di un procuratore? In caso di risposta negativa da parte del responsabile del settore giovanile dell’attuale squadra come spiegarlo a nostro figlio che lui è stato scartato, che non rientra più nei piani societari? Sarà un duro colpo per lui! Anche di queste conseguenze sembra che alle società freghi poco! Lucia ’68
Gentile Lucia,
raccogliamo la sua denuncia che non è isolata sul tema. In effetti, le società professionistiche prendono le loro decisioni verso la fine della stagione, lasciando in certe occasioni i genitori spaesati sul futuro del proprio figlio. Non si possono, però, biasimare del tutto le società che spesso devono fare i conti con diverse variabili legate ai posti in convitto, ai calciatori arrivati all’ultimo momento, alle strategie di mercato, alle mancate conferme tecniche del calciatore stesso, a problemi caratteriali difficili da risolvere, ecc. Del resto, si sa che la scelta di confermare un giovane calciatore fino al 19° anno di età non è mai semplice da adottare. A fine anno si riuniscono allenatore e dirigenti del settore giovanile e come si fa a scuola si danno i voti ai giocatori. Ci saranno i promossi e i bocciati. La mancata conferma non dovrà però essere vissuta come un dramma. La storia del calcio è piena di sviste clamorose su giovani calciatori talentuosi non apprezzati in giovane età e poi sbocciati a 20 anni o anche oltre. Spetterà ai genitori, in caso di responso negativo, il compito di indorare la pillola al figlio calciatore esortandolo a continuare ad avere fiducia nei propri mezzi.
Quanto alla domanda se sia consigliabile o meno l’assistenza di un procuratore, la risposta è affermativa: i procuratori possono servire eccome per piazzare un giovane calciatore in una società di calcio purché l’attività sia prestata a titolo gratuito fino a quando il calciatore stesso non diventi uno sportivo professionista.
Chiudo con una battuta: se dicono che suo figlio assomigli a Dybala dubito che non verrà riconfermato e non ci sarà neppure bisogno di ricorrere ai servizi di un procuratore sportivo!!
Jean-Christophe Cataliotti