Un procuratore mi ha detto che mio figlio è scarso. Devo credergli?

Lettere a un procuratore

Gentile Procuratore,

un suo collega che avevo contattato per visionare una partita di mio figlio, dopo la partita mi ha detto di non essere interessato a seguire mio figlio ritenendo quest’ultimo “scarso”; mi ha proprio detto così: “tuo figlio è scarso e non posso seguirlo”. Sinceramente, se da una parte posso anche aver apprezzato la sincerità, dall’altra penso che avrebbe potuto utilizzare altre parole per darmi il benservito considerando che gli ho anche pagato le spese di viaggio per raggiungere il luogo della partita. Mio figlio è un 2007 e penso che sia ancora giovane per poter ricevere una critica così lapidaria. Lei cosa ne pensa? Girolamo

Caro Girolamo,

suo figlio è troppo giovane per essere assistito da un procuratore in generale. Stiamo parlando di un ragazzino di 12 anni (forse ancora da compiere!) e, a mio avviso, l’assistenza di un procuratore a questa età è praticamente inutile.

Quanto al giudizio espresso dal mio collega, penso che giudicare un calciatore come “scarso”, per il suddetto motivo (la giovane età di suo figlio), sia un errore ciclopico. Non è possibile sparare sentenze così decise su un giocatore di 11-12 anni. Nei confronti dei ragazzi di questa età bisogna essere più che indulgenti, considerando che in pochi mesi possono migliorare sotto tutti i profili, fisico-atletici e tecnici.

Avete sbagliato tutti e due, lei a cercare l’assistenza di un procuratore per suo figlio, e il mio collega a esprimere giudizi così apodittici e affrettati.

Buon calcio a tutti

Jean-Christophe Cataliotti

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