‘Wanda dà fastidio perché donna. Se Raiola avesse detto le stesse cose…’

Fonte: www.calciomercato.com

Caro collega,

sono un giovane procuratore sportivo alle prime armi in cerca di capire come affrontare questa attività nel migliore dei modi. Per me Wanda Nara è un esempio positivo. E spiego perché. In sintesi, penso che la cosa più importante per un procuratore sia quella di curare gli interessi contrattuali del calciatore e non quelli della società cui appartiene il calciatore stesso; proprio quello che sta facendo Wanda Nara con suo marito di cui è, come noto, anche l’agente. Molti la criticano perché ha chiesto un aumento di ingaggio a favore di Icardi. Ma cosa c’è di strano, di sbagliato? Wanda Nara interpreta correttamente il ruolo di agente così come Mino Raiola: se un calciatore merita (il valore sportivo dell’attaccante non può essere messo in discussione) è giusto pagarlo di più. Chiedere 7 milioni di euro non è una follia, è semplicemente uno stipendio in linea con gli ingaggi dei calciatori più pagati in Europa. La richiesta di Wanda Nara ha scatenato, però, la reazione scomposta di opinione pubblica e mass media perché Lei è una donna (anche bella) ed è la moglie del calciatore. Se le stesse richieste fossero arrivate sul tavolo dell’Inter da uno come Mino Raiola si sarebbe detto solo bene del procuratore, capace di ottenere sempre il meglio per i suoi assistiti. La mia analisi sarà impopolare, ma Wanda Nara – alla resa dei conti – non ha sbagliato un colpo perché ora il putiferio che ha scatenato avrà un lieto fine per lei e suo marito: Mauro Icardi andrà alla Juventus e firmerà il migliore dei contratti possibili. Non solo soldi e soldi (come cantava Mahmood a Sanremo), ma anche l’approdo in una squadra che sa vincere dappertutto! Per me Wanda Nara è la Mino Raiola in gonnella degli agenti! Bravissima!

Giovane Procuratore Anonimo

Caro Procuratore Anonimo, quando è arrivata questa email in redazione pensavamo fosse uno scherzo perché effettivamente l’operato di Wanda Nara nella gestione Icardi trova pochi consensi. Rileggendo più volte la tua email, mi sono, tuttavia, convinto che il tuo ragionamento non sia poi così campato in aria!

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