La giungla dei tesseramenti dei calciatori tra gioie e dolori…

Fonte: www.calciomercato.com

Calciomercato.com ha posto al procuratore sportivo Jean-Christophe Cataliotti alcune domande sulle norme relative alle limitazioni del tesseramento dei calciatori.

Cataliotti quali sono i tesseramenti “impossibili” nel calcio italiano?

Secondo quanto dispone l’art. 40 delle “Norme organizzative interne della FIGC” gli allenatori professionisti e gli arbitri non possono essere tesserati in qualità di calciatori. Ne deriva che il calciatore che si iscriva nell’albo degli allenatori professionisti o che consegua la qualifica di arbitro decadrà dal tesseramento senza più potersi tesserare come calciatore. In pratica, per fare un esempio, un calciatore di serie A, in Italia, non potrebbe mai allenare e giocare contemporaneamente per una stessa società, contrariamente a quanto, invece, può accadere presso altre Federazioni calcistiche. Gli allenatori dilettanti, viceversa, possono richiedere il tesseramento quali calciatori solo per le società per la quale esercitano l’attività di tecnico e, analogamente, i calciatori non professionisti possono richiedere il tesseramento quali allenatori dilettanti solo per la società per la quale sono tesserati quali calciatori.

Quali le limitazioni circa i tesseramenti dei giovani calciatori?

Per i calciatori giovani che non abbiano ancora compiuto il 16° anno di età il tesseramento può essere autorizzato sono qualora risulti comprovata la residenza del nucleo familiare cui appartiene il calciatore da almeno 6 mesi nella Regione sede della Società per la quale si richiede il tesseramento oppure che abbia sede in una provincia, di altra Regione, confinante con quella di residenza. Il tesseramento, tuttavia, sarà possibile, anche in caso di residenza del nucleo familiare acquisita da meno di 6 mesi, in presenza del parere favorevole del Settore per l’attività giovanile e scolastica. Da rimarcare che il Presidente Federale potrà anche concedere deroghe, in favore delle società, per il tesseramento di giovani che abbiano compiuto almeno 14 anni e proseguano gli studi al fine di adempiere all’obbligo scolastico.

E’ consentito il tesseramento contemporaneo per più società?

La risposta è negativa. Va sottolineato che, in presenza di più richieste di tesseramento, deve essere considerata valida quella depositata o pervenuta prima. Sanzioni sportive saranno applicate nei confronti del calciatore che, nel corso della stessa stagione sportiva, dovesse sottoscrivere richieste di tesseramento per più società.

E’ il tesseramento di calciatori professionisti provenienti da Federazioni estere è consentito?

Il tesseramento presso società professionistiche è liberamente consentito se i calciatori sono cittadini di Paesi aderenti all’UE. Limitazioni, invece, sussistono per il tesseramento dei calciatori extracomunitari; le norme per il tesseramento di quest’ultimi sono emanate annualmente dal Consiglio Federale. In serie A, allo stato attuale, è consentito il tesseramento di due soli calciatori cittadini di Paesi non aderenti all’UE, mentre in serie B e in Lega Pro non è possibile tesserare alcun calciatore extracomunitario.

E le società della Lega Nazionale dilettanti possono tesserare calciatori stranieri?

Sì, possono tesserare e schierare in campo un solo calciatore straniero che sia stato tesserato per società appartenenti a Federazioni estere, purché in regola con le leggi vigenti in materia di immigrazione, ingresso e soggiorno in Italia e sia, in particolare, documentata la qualifica di calciatore, sia che si tratti di calciatore comunitario o extracomunitario, di “non professionista” risultante dal “transfert internazionale”.