LA SERIE A SCALDA I MOTORI PER IL RUSH FINALE…

LA SERIE A SCALDA I MOTORI PER IL RUSH FINALE

Aprile, storicamente, è il mese in cui si cominciano a tirare le somme di quel che è stato e di quel che sarà della stagione in corso.

E quest’anno come tutti gli anni, il mese che introduce alla primavera, una volta archiviata la pausa per le nazionali, nuovamente positiva per gli azzurri, dà il via al rush finale della stagione.

Chi ancora in corsa nelle coppe, chi solo in campionato, ognuno ha il suo obiettivo, più o meno alla portata, da raggiungere entro fine maggio.

Ma a che punto è la corsa Scudetto, Champions, salvezza a sole dieci partite dalla fine della stagione?

Per una volta, accontentiamo chi dice sempre che gli ultimi saranno i primi e partiamo ad esaminare i bassifondi della classifica del nostro campionato.

Quest’anno, la lotta per la permanenza in Serie A sembra meno avvincente, coinvolge meno protagoniste. Inverosimile pensare ad una rimonta del Crotone che dista otto punti dal diciassettesimo posto, come lo è allo stesso modo pensare che squadre come Benevento, Spezia e Fiorentina rischino di essere risucchiate in questa guerra. La cerchia dunque si restringe a tre club: Torino, Cagliari, Parma.

Le prime due si trovano in questa situazione un po’ a sorpresa, viste anche le qualità tecniche dei calciatori e gli investimenti fatti sul mercato quest’estate. Probabilmente sarà proprio una di queste due squadre a spuntarla a fine stagione, con il Torino che parte leggermente favorito, vista anche la partita da recuperare in casa della Lazio, anche se il Cagliari ha gli scontri diretti a favore. Poco più indietro c’è il Parma di D’Aversa che però quest’anno ha avuto un rendimento con tanti bassi e pochi alti, insomma non da salvezza.

Salendo un po’ più su troviamo quella fascia di squadre la cui permanenza nella massima serie non è mai stata veramente a rischio e che hanno fatto un campionato in linea con le aspettative. Parliamo di squadre come Udinese, Bologna, Sampdoria, Hellas Verona, Sassuolo, che hanno proposto buone idee di calcio, che giocano per il piacere di farlo e che si sono tolte anche qualche bella soddisfazione. Sono società che stanno andando a ricostituire quello che era il ceto medio del campionato. Una menzione di merito poi va fatta a Ballardini, che si conferma il miglior traghettatore del nostro campionato dopo aver preso una squadra allo sbando, data per spacciata nella lotta alla salvezza, e avergli dato continuità di gioco e risultati. Altri allenatori a cui vanno fatti solo applausi e che stanno svolgendo un lavoro encomiabile sono De Zerbi e Juric, due allenatori che interpretano il calcio in maniera moderna ed europea. Con le loro rispettive squadre hanno fatto un grande campionato, togliendo punti alle big e sognando le coppe europee per un bel po’.

A proposito di coppe europee, arriviamo nelle zone alte della classifica, dove troviamo quelle che a tutti gli effetti sono ormai le nuove sette sorelle del calcio italiano.

Sette squadre nettamente superiori alle altre, quelle che con ogni probabilità rappresenteranno il nostro paese nelle prossime manifestazioni europee. Ma il vero quesito è: quali squadre parteciperanno a quale manifestazione?

Sembra scontato dire che l’ambizione è quella di giocare il martedì e il mercoledì sera con quella musichetta che piace tanto a tutti prima della partita, però i posti sono solo quattro. E se un posto sembra già assegnato, per gli altri tre è bagarre a tutti gli effetti.

Due biglietti per la prossima edizione della Champions League con grande probabilità li staccheranno Milan e Juventus. I rossoneri, con grandi possibilità, torneranno a giocare la coppa dalle grandi orecchie a distanza di tanti, troppi anni per una società gloriosa come quella milanese. E questo grazie alla grande stagione fatta sin qui, che per larga parte gli ha fatto anche sognare il tricolore, ormai quasi definitivamente passato nelle mani dei cugini nerazzurri. A proposito di Inter, solo complimenti alla Beneamata e al suo allenatore. In questa stagione la squadra di Conte, dopo qualche problema iniziale, ha ingranato la marcia e ha cominciato a macinare risultati e punti, che sono potenzialmente nove in più della seconda e che spianano la corsa verso il titolo.

Tornando alla corsa per la Champions, rimane difficile immaginare la prossima edizione senza la Vecchia Signora, habitué di questi palcoscenici, che però viste le tante difficoltà di questa stagione, deve anche guardarsi dietro, perché le altre arrivano, e di corsa.

Le altre sono quattro: Atalanta, Napoli, Roma e Lazio, anche se il pericolo maggiore lo rappresentano le prime due. I bergamaschi sono i favoriti principali per occupare l’ultimo piazzamento utile per la prossima Champions League perché negli ultimi anni sono stati soliti fare dei grandissimi finali di stagione, chiudendo in volata. A sostegno di questa tesi va anche il fatto che, a parte la finale di Coppa Italia a Maggio, non hanno altri impegni infrasettimanali.

Anche il Napoli non ha più impegni infrasettimanali da un po’, e infatti i risultati si vedono. La rosa sta tornando tutta pian piano a disposizione di mister Gattuso, che nonostante le critiche ha dimostrato di sapere il fatto suo, come dimostrano gli ultimi due risultati in campionato: 0 a 1 in casa del Milan, 0 a 2 all’Olimpico contro la Roma. Due vittorie contro due dirette concorrenti, in trasferta, senza subire goal. Bel biglietto da visita per questo scatto all’Europa dei grandi, anche se deve evitare gli scivoloni del girone d’andata.

Un po’ più indietro abbiamo le due romane. La Roma, grande con le piccole e piccola con le grandi, squadra dal bel gioco ma dalla poca personalità. I giallorossi come punto a sfavore in questa corsa hanno anche il fatto di essere rimasti come unica squadra italiana ad essere impegnata in Europa.

Fanalino di coda di questo gruppo, la Lazio di Simone Inzaghi. I biancocelesti a tratti sono sembrati la squadra che si è presentata in campo dopo il lockdown, a tratti quella che aveva illuso il popolo laziale e non solo di un’impresa che sarebbe stata da libri di storia. Serve un cambio di rotta, sbagliare poco e nulla da qui a fine stagione, tornare la squadra che aveva incantato tutti prima della pandemia. Ne ha le possibilità, vista anche la partita da recuperare col Torino in casa, e le qualità, data la presenza in rosa di giocatori di livello superiore.

Mettetevi comodi sul divano, telecomando alla mano, che abbia il via questo emozionante rush finale!

La lucida analisi sul Campionato di serie A del giovanissimo LUCA MEROLLE