E se fosse tuo figlio a essere messo “fuori rosa”? Ecco cosa devi sapere…

Il caso Icardi ha messo in luce un problema, quello che i calciatori professionisti non possono essere messi fuori rosa, cioè che non possono essere esclusi dagli allenamenti (art. 7 Accordo Collettivo di serie A). In caso contrario, un calciatore può chiedere il reintegro negli allenamenti o la risoluzione del contratto + non meno del 20% dello stipendio annuo lordo.

Ma il caso Icardi non fa più notizia essendo l’argentino approdato al PSG, come tutti ben sappiamo.

Ecco allora che occorrerebbe chiedersi: e se a essere escluso dagli allenamenti fosse un giovane calciatore, dilettante o di serie, che cosa accadrebbe?

I suddetti giovani calciatori, non essendo ancora lavoratori subordinati, non ricevono le stesse tutele previste per i professionisti dagli accordi collettivi.

A cosa affidarsi? 

Al buon senso delle società! Mi spiego meglio. Se un giovane calciatore viene completamente escluso da un progetto agonistico si potrebbe ricorrere all’espediente dello svincolo per rinuncia a metà anno o a fine stagione. “Non crediamo più in te e allora ti svincoliamo!”. 

Ok. Ma ciò avviene?

Non sempre, a meno che i genitori, pur di vedere svincolato il proprio figlio, non accettino di “comprare il cartellino”, cioè la libertà calcistica del proprio figlio!”.

Denunciate chi vi propone quanto detto!