Sensi, 168 cm che fanno la rivoluzione…
Fonte: Lettere a un procuratore (www.calciomercato.com)
Gentile Procuratore,
c’è qualcosa che non va nel calcio italiano. Scrivo d’impulso questa email avendo appena appreso – con grande gioia – che Stefano Sensi ha firmato con l’Inter. Sensi, calciatore di un metro e 68 cm, non troppo utilizzato dal Sassuolo, ora vestirà la maglia neroazzurra: davvero una bella storia! Mio figlio, invece, alto 1 metro e 69 cm (un centimetro in più!) non riesce a trovare squadra in serie D perché ritenuto troppo basso per la categoria. E’ un centrocampista, proprio come Sensi. Non avrà i piedi e la tecnica del nuovo calciatore dell’Inter, ma per essere un classe 2001 non è neanche da buttare via. Ha un cv di tutto rispetto, giovanili in serie C per finire a giocare in un campionato Juniores in serie D dove risulta vincolato fino a 25 anni. Il nostro problema è questo: il ragazzo non rientra nei piani della prima squadra perché ritenuto “basso”, ma potrà continuare a giocare nel campionato juniores allenandosi qualche volta – grande concessione! – con la prima squadra. Io non ci sto! Mio figlio merita di più! Come facciamo a svincolarci? A chi devo rivolgermi? Ettore ’61
Gentile Ettore,
i protagonisti di questo inizio di calciomercato non sono giganti in altezza! Oltre a Sensi da lei citato, anche Nicolò Barella (1 metro e 72 cm) è al centro di diverse trattative milionarie. La Nazionale di Mancini aveva già dato segnali precisi nella stessa direzione (5 calciatori di meno di un metro e ’75 schierati in campo!), così come i primi movimenti di mercato di questo rovente mese di luglio sembrano privilegiare i calciatori bassi di statura. E’ cambiato il vento, finalmente! Devono giocare i calciatori dotati tecnicamente a prescindere dalla loro altezza e struttura fisica! Sono pienamente d’accordo con lei se il motivo per il quale suo figlio è stato escluso dalla prima squadra dipenda solo dall’altezza, ma non avendo la possibilità di confrontarmi con i tecnici della squadra in cui milita il ragazzo non posso neanche pendere completamente dalla sua parte. Pochi o molti che siano i centimetri occorre valutare i calciatori sulla base di diversi parametri, quali i tempi di gioco, la tecnica in velocità, la duttilità tattica, le caratteristiche caratteriali, ecc.
Non siete contenti del trattamento riservato al giovane calciatore? Volete fuggire dalla società presso la quale è vincolato fino a 25 anni? Ebbene, questo è il vero problema perché le normative federali non consentono agevoli vie di fuga! Consiglio di parlare con la società e di tentare di trovare una soluzione che accontenti entrambe le parti: es. partite nel settore giovanile con qualche apparizione in prima squadra…poi se il ragazzo lo meriterà troverà certamente sempre più spazio, a prescindere dai centimetri, pochi o tanti che siano!