‘Vogliono 700 euro al mese per far giocare mio figlio, in Serie B…’. In Inghilterra invece investono

Fonte: Lettere a un procuratore (www.calciomercato.com)

Gentile Avvocato,
mi rivolgo a Lei in questa rubrica dove spesso vengono affrontati i problemi dei giovani calciatori. Io sono una mamma con “a carico” (perché il papà ha cambiato vita e famiglia) un ragazzino di 14 anni che sembra promettere bene nel calcio. Mi hanno proposto in questi giorni un tesseramento per il ragazzo in una società di serie B. Abbiamo visitato il centro tecnico, il convitto e la scuola. Strette di mano e sorrisi. Poi il segretario del settore giovanile mi si è avvicinato di soppiatto, al riparo da sguardi indiscreti e mi ha parlato di cifre. Cifre? Avete osannato le qualità di mio figlio e ora mi chiedere dei soldi? Arrivo al dunque: mi hanno chiesto una retta di 700 euro al mese! Io ho uno stipendio di 1400 euro e pago un mutuo di 500 euro. Certo con 200 euro al mese che rimangono si può condurre una vita più che dignitosa…..ahahahaha! Non sono qui a fare discorsi politici, ma il calcio non dovrebbe essere uno sport popolare, alla portata di tutte le famiglie? Mettiamola, altrimenti, sulla meritocrazia: se una società crede in un ragazzino non dovrebbe essere la stessa società di calcio a investire sul giovane calciatore? Abbiamo dato il benservito a questa società, ma ora mio figlio dove andrà a giocare? Mi hanno parlato di Inghilterra perché dicono che là le società investono davvero sui ragazzi con dei contratti di scuola e calcio. E’ vero? Simona di Bologna 

Gentile Simona,
concordo con Lei su tutto.
 Cerchiamo ora delle soluzioni. La prima in Italia. Se il ragazzo è promettente non deve necessariamente cambiare regione e andare a vivere fuori casa. Nella stessa regione in cui risiedete (Emilia Romagna?) potrebbe essere tesserato presso una società professionistica e recarsi agli allenamenti in treno o in macchina accompagnato dai genitori di altri ragazzi e ammortizzare  notevolmente le spese. Quanto alla pista inglese l’hanno informata correttamente. Occorre però aspettare che suo figlio compia i 16 anni di età in quanto, trattandosi di un trasferimento internazionale, solo al compimento del sedicesimo anno di età il ragazzo potrebbe trasferirsi da solo in UK. Nelle accademie inglesi i calciatori più promettenti vengono vincolati con dei contratti che si chiamano “scolarship agreement” con i quali vengono offerti ai ragazzi percorsi contemporanei di scuola e di studio e un rimborso mensile che si aggira intorno alle 800-900 sterline mensili. Queste borse di studio generalmente anticipano la stipula dei primi contratti da professionisti che in UK può avvenire nella stagione in cui i ragazzi compiono il diciassettesimo anno di età!