Gentile Collega,
uso il suo spazio per denunciare un malcostume ormai sempre più diffuso nel mondo del calcio, che è quello di comprare la fiducia dei calciatori già sotto contratto con altri procuratori. Il grande problema è che la fanno franca tutti per due ordini di motivi:
1) non esiste un codice deontologico che metta dei paletti a questi comportamenti scorretti prevedendo anche l’irrogazione di conseguenti sanzioni;
2) è difficile comunque provare l’intromissione di un altro agente nel rapporto fiduciario instauratosi tra il vecchio agente e il calciatore.
Per i motivi suddetti, giovani agenti, come il sottoscritto, perdono la voglia di andare avanti nonostante i tanti sacrifici fatti, i viaggi, i soldi spesi e le promesse ricevute.
Concludendo, temo che il calciomercato sia nelle mani di procuratori sleali e scorretti! Lei cosa ne pensa? Andrea
Gentile Collega Andrea, non è la prima denuncia come la Tua che registriamo. Ne arrivano altre con contenuti decisamente più accesi, ma nella sostanza non dissimili dalla tua.
Ti rispondo con una notizia buona e con una constatazione finale meno buona.
Circa quella buona, nel regolamento Agenti Sportivi del Coni (approvato il 10 luglio 2018), che deve essere rispettato anche dagli agenti dei calciatori, si legge testualmente all’art. 20, comma 4, quanto segue: “E’ punito con la radiazione dal Registro l’agente sportivo che, contravvenendo ai doveri di correttezza e lealtà, entri in relazione con atleti legati da un rapporto contrattuale con un altro agente sportivo, al fine di indurli a risolvere anticipatamente il loro contratto o a violare gli obblighi in esso previsti“.
E, ancora, al comma 5, si aggiunge che: “L’agente sportivo non deve acquisire rapporti di clientela con modalità contrarie a correttezza e decoro. L’agente sportivo non deve offrire o corrispondere a colleghi o a terzi provvigioni o altri compensi o omaggi quale corrispettivo per la presentazione di un atleta o di una società sportiva o per l’ottenimento di mandati. La violazione di tali doveri comporta l’applicazione della sanzione disciplinare della radiazione dal Registro“.
E’ tutto chiaro Andrea? Radiazione per chi “ruba” i calciatori agli altri agenti, ed è la notizia buona. La constatazione finale meno buona è che l’onere della prova ricade sul procuratore defraudato della procura! E poter provare il comportamento scorretto altrui non è sempre così agevole!