Nainggolan sospeso dall’attività agonistica per motivi disciplinari. Ma vediamo le norme del Contratto Collettivo di Serie A cosa dicono…

Nainggolan sospeso dall’attività agonistica per motivi disciplinari. Ma vediamo le norme del Contratto Collettivo di Serie A cosa dicono…

Quando possono essere sanzionati i calciatori di serie A?

Tutte le volte in cui vengano meno ai loro obblighi contrattuali verso la Società di appartenenza o violino gli obblighi contenuti nei regolamenti federali o in altre fonti normative.

Quali sono le sanzioni applicabili ai calciatori?

I provvedimenti sanzionatori, da graduare in relazione alla gravità dell’inadempimento, sono i seguenti:

1) ammonizione scritta

2) multa

3) riduzione della retribuzione

4) esclusione temporanea dagli allenamenti o dalla preparazione precampionato con la prima squadra

5) risoluzione del contratto

L’ammonizione scritta in che cosa consiste?

Consiste nell’intimazione al calciatore di non ricadere in futuro nel medesimo inadempimento contestatogli.

La multa a quanto ammonta?

La multa non può essere superiore al 25% di un dodicesimo della retribuzione fissa annua lorda.

E la riduzione della retribuzione?

In caso di squalifica inflitta dagli organi della giustizia sportiva, la riduzione della retribuzione lorda non potrà superare il 50% della retribuzione fissa. La riduzione della retribuzione, in presenza di ipotesi diverse dalla squalifica, potrà colpire anche la parte variabile (quella, cioè, legata al conseguimento di risultati sportivi individuali o di squadra) dell’ingaggio.

Cosa accade in caso di squalifica per doping?

In questo caso, diversamente da quanto previsto nel vecchio accordo, la riduzione della retribuzione potrà essere pari all’intera retribuzione per il periodo di durata della squalifica.

La sanzione dell’esclusione temporanea del calciatore dagli allenamenti o dalla preparazione precampionato con la prima squadra può essere applicata direttamente dalla società?

Sì, purché la società inoltri contestualmente al calciatore e al Collegio Arbitrale la relativa proposta di irrogazione della sanzione; nello stesso procedimento il calciatore potrà richiedere la reintegrazione o la risoluzione del contratto.

Infine, la sanzione più grave: la risoluzione del contratto.

A tale proposito, è da segnalare la seguente novità: nel caso di cessione temporanea del calciatore, alla risoluzione consegue il diritto della società cedente di pretendere il ripristino, con decorrenza dalla data di risoluzione, dell’originario rapporto tra essa e il calciatore fino al termine originariamente previsto per tale rapporto.

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