In Italia compriamo i calciatori giovani stranieri perché costano meno! Mancini vs Zanetti: chi ha ragione?
Si è aperta la consueta querelle a ridosso delle partite della nostra nazionale. Chi dice che in Italia giocano troppi stranieri (Salvini e Mancini) e chi dice che in campionato devono giocare i migliori (es. Zanetti), ma nessuno che dica la verità! Solo gli addetti ai lavori (dirigenti e procuratori) la conoscono perfettamente, la verità! Ed è questa: i calciatori giovani provenienti dall’estero costano meno e, a volte (non sempre), sono anche più forti dei nostri italiani. Vi spiego perché. Se una società di serie A chiede a una di C o di B di acquistare il cartellino di un loro calciatore del 2001 o 2002 (che sia ovviamente molto promettente), si sentirà rispondere che quel giocatore è praticamente incedibile a meno che non venga sborsato un milioncino (di euro) o qualcosina di più. Ed ecco che gli osservatori delle stesse società di serie A vengono puntualmente inviati a fare scouting all’estero alla ricerca di quei calciatori che in Italia potrebbero arrivare a prezzi decisamente più bassi e quindi vantaggiosi (indennità di formazione permettendo).
Voi cosa ne pensate? Scrivete a avvcataliotti@libero.it (saremo lieti di rispondervi)
Come rimediare? Migliorando lo scouting in Italia, cercando di scovare campioncini in erba nelle società dilettantistiche e nelle scuole calcio (quanti talenti non vengono scoperti e segnalati!!!).
Nel nostro piccolo, con la nostra scuola, cerchiamo di formare gli scout del domani proprio per evitare che i presunti talenti arrivino solo dall’estero.
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