Gentile Procuratore,
ho letto un suo articolo dove scriveva che è ora di finirla con i raccomandati nel calcio, ma non mi sembra che qualcuno l’abbia mai ascoltata. Di raccomandati nel calcio ce ne sono ovunque, dentro e fuori dal campo di calcio. Nel calcio giovanile non ne parliamo. Io sono stato costretto a far cambiare sport a mio figlio perché non trovava mai spazio nelle partite della domenica: sempre in panchina per lasciare il posto ai “meritevoli” figli di papà! Ho fatto male a indirizzare mio figlio verso un altro sport (ciclismo) o dovevo continuare a illudermi che potesse diventare un calciatore professionista? Ercole di Roma
Gentile Ercole,
la prima parte della lettera è ineccepibile: sono, infatti, pienamente d’accordo con lei che di raccomandati nel calcio ce ne siano parecchi, dentro e fuori dai campi di calcio. Ma mi permetta di dissentire quando lei scrive “o dovevo continuare a illudermi che potesse diventare un calciatore professionista”. Mi verrebbe, infatti, da chiederle se ora spera che suo figlio possa diventare un ciclista professionista. I ragazzi vanno spronati a fare sport (lasciando a loro la scelta dello sport preferito) senza nessun tipo di aspettativa. E’ questo il grande errore dei genitori: pretendere che i figli diventino dei professionisti a tutti i costi! Nel calcio, lo ricordo sempre, solo l’1-2% dei ragazzi che giocano nei settori giovanili fanno capolino nel calcio professionistico!
Mi faccia scrivere da suo figlio così vediamo cosa ne pensa lui…