Costanzi dell’Atalanta risponde se le partite vadano osservate dal vivo oppure attraverso strumenti tecnologici…

Fonte: brano tratto dall’intervista a Maurizio Costanzi (grande dirigente del settore giovanile prima del Chievo e da alcuni anni dell’Atalanta) contenuta nel libro “I segreti dell’osservatore di calcio” (Mursia Editore) di Jean-Christophe Cataliotti

Direttore Costanzi, le partite vanno osservate dal vivo oppure attraverso strumenti tecnologici?

Ognuno ha la propria ricetta. Come esperienza personale, avendo provato entrambe le attività, a mio avviso la partita dal vivo è tutta un’altra cosa perché dà una visione di ciò che accade in campo in maniera più completa. L’osservatore quando assiste a una partita dal vivo è più concentrato, attento, presente. Il video, tuttavia, è un supporto importantissimo in due fasi: in quella di scrematura dei giocatori e in quella di conferma degli stessi. In mezzo ci deve essere la partita vista dal vivo, che deve costituire il fulcro del giudizio. Poi c’è anche chi si affida completamente al video e non sbaglia un colpo. La mia non vuole essere una verità assoluta, ma voglio dire questo: se si va a vedere un calciatore che immediatamente ti intriga, la conferma attraverso i video ha un buon significato per completare le proprie sensazioni; ugualmente, un buon giocatore che vedi prima in video e che ti piace dovrai osservarlo anche dal vivo per confermare o meno il tuo giudizio. In sintesi, l’idea generale di valutazione deve sempre e comunque passare attraverso il campo.

Il nostro gruppo di lavoro – Cataliotti Football Workshop – è dello stesso avviso del Direttore Costanzi! Le partite vanno viste dal vivo! Ecco perchè proponiamo un progetto formativo che prevede, oltre alle ore di aula, anche l’osservazione delle partite dal vivo!

Questi i prossimi speciali eventi per gli aspiranti osservatori: