Ecco cosa rischia la Lazio per gli adesivi antisemiti: il punto dell’esperto

Calciomercato.com ha interpellato l’avvocato e procuratore sportivo Jean-Christophe Cataliotti sulla vicenda degli adesivi antisemiti con la foto di Anna Frank che indossa la maglietta della Roma, cercando di capire quali sanzioni potrebbero essere inflitte alla Società Lazio ritenuta responsabile per i suddetti fatti relativi alla partita di campionato tra Lazio e Cagliari.

Cataliotti quali sono gli articoli del codice di giustizia che potrebbero essere stati infranti dalla Lazio e dal suo Presidente?
“Non occorre usare il condizionale perché – come si apprende dall’Ansa – la procura della Federcalcio, guidata da Giuseppe Pecoraro, ha già individuato nella violazione dell’art. 1 bis del Codice di Giustizia Sportiva sulla lealtà sportiva e dell’art. 11 sui comportamenti discriminatori le responsabilità della Lazio e del suo Presidente Claudio Lotito per la vicenda degli insulti antisemiti dei tifosi biancocelesti in curva Sud all’Olimpico.”

Sulla responsabilità relativa ai comportamenti discriminatori forse non c’è nulla da eccepire, ma perché si chiama in causa anche la violazione dei principi di lealtà sportiva?
“Perché la Procura della FIGC ha riconosciuto essere comportamento sleale la decisione della Lazio di vendere i biglietti della Curva Sud per la partita contro il Cagliari agli abbonati in Curva Nord, curva – quest’ultima già squalificata – per razzismo. Ed ecco che in tale comportamento è stato ravvisata la violazione dell’art.1 bis del Codice di Giustizia Sportiva secondo il quale “le società, i dirigenti….sono tenuti all’osservanza delle norme e degli atti federali e devono comportarsi secondo i principi di lealtà, correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva”. In pratica, contrariamente a quanto disposto dal giudice sportivo, sarebbe stato concesso agli abbonati della curva nord di acquistare – al prezzo simbolico di un euro – un biglietto d’ingresso per la curva sud un minuto dopo l’inizio della partita stessa.”

E quanto ai comportamenti discriminatori dei tifosi laziali fino a che punto è responsabile la Lazio?
“La risposta è contenuta nell’art. 11 del Codice di Giustizia Sportiva che sul punto parla chiaro quando recita, al comma 3 in particolare, che le società sono responsabili per l’introduzione o l’esibizione negli impianti sportivi da parte dei propri sostenitori di disegni, scritte, simboli, emblemi o simili, recanti espressioni di discriminazione.”

In definitiva quali potrebbero essere le conseguenze sanzionatorie per la Lazio?
“A parte le sanzioni di natura pecuniaria per il comportamento discriminatorio di alcuni sostenitori laziali, il rischio più verosimile che corre la Lazio è quello di “disputare una o più gare con uno o più settori privi di spettatori” (a porte chiuse, come si dice in gergo), ma potrebbero essere comminate anche sanzioni più gravi come la non ammissione o esclusione dalla partecipazione a determinate manifestazioni.”