La denuncia di un procuratore: “I calciatori di serie A guadagnano troppo poco!”

Da “Lettere a un procuratore”

Fonte: www.calciomercato.com

Gentile Collega,

sono un procuratore alle prime armi, ma con qualche calciatore già sotto procura. Ne ho uno anche in Serie A, di cui non posso e voglio fare il nome. Però voglio rendere pubblico un dato di fatto, che è il seguente: i calciatori in serie A guadagnano poco, fatta eccezione per quelli di Inter, Juve e Milan dove la media dei salari è giustamente alta. Dico giustamente perché l’indotto che portano questi calciatori nell’industria calcio è notevole e loro ne percepiscono solo una minima parte. Poi ci sono gli altri, i calciatori che giocano in società di medio livello. Questi ultimi percepiscono stipendi non adeguati. E uno di questi è un mio assistito che, pur giocando titolare, riceve uno stipendio non proporzionato alla qualità di calcio che sa esprimere in campo. Non voglio piangere miseria, ma sull’ingaggio di questo mio assistito percepisco solo il 3% annuo (la percentuale massima consentita dalle norme FIFA) e, di conseguenza, anche il mio lavoro penso sia sottopagato. Con questa mia denuncia voglio far notare a tutti che non è tutto oro quello che luccica, esclusi i giri d’affari che ruotano intorno agli Icardi e agli Higuain della situazione e ai loro fortunati procuratori. Agente insoddisfatto

Caro Agente Insoddisfatto,
la sua denuncia non è certamente la più politically correct che abbia ricevuto. Risulterà, altresì, impopolare tra i nostri utenti per due ovvie ragioni:

1. non si può affermare che i calciatori della nostra serie A siano sottopagati perchè anche coloro che militano in squadre di medio livello percepiscono comunque stipendi – ricordiamo che i calciatori sono lavoratori subordinati – importanti che farebbero gola ai dipendenti che ricoprono ruoli apicali nelle loro rispettive aziende;

2. non è neppure vero che solo i calciatori di Juve, Milan e Inter percepiscono lauti stipendi. Ricordo, ad esempio, che uno dei calciatori più pagati del nostro campionato è De Rossi della Roma.

Quanto alle lamentele circa i suoi personali guadagni, le rammento che la percentuale del 3% è una percentuale raccomandata da FIFA, FICG e altre Federazioni, ma non è la percentuale massima che può essere concordata tra le parti. Quindi, se lei avesse voluto guadagnare di più, avrebbe dovuto concordare con il suo assistito una percentuale superiore al 3% sul suo ingaggio lordo annuale.

Jean-Christophe Cataliotti

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