E gli pagano pure le vacanze…
Da “Lettere a un procuratore”. Fonte: www.calciomercato.com
Ciao Procuratore,
sono Salvo e ho 33 anni. Operaio da quando ho 17 anni. Quest’anno la mia azienda non mi dà le ferie perché ci sono stati dei licenziamenti e quelli rimasti in piedi devono lavorare più di prima. Nessun giorno di riposo per me, a differenza dei calciatori che se ne vanno sulla Costa Smeralda. Ma io chiedo: vengono anche pagati per starsene a prendere il sole sugli Yacht?
Non vorrei sembrare invidioso però in questa Italia c’è chi ha troppo e chi ha troppo poco. La ringrazio se mi vorrà dare una risposta, anche se penso che non pubblicherete questo sfogo. Salvo di Imperia.
Gentile Salvo,
il problema più grave che emerge dalla sua lettera è che Lei quest’estate non potrà godere delle sue ferie. Quanto ai calciatori, le devo rispondere affermativamente: vengono pagati anche durante le ferie. Perché? Perché, strano a dirsi e a pensarlo, ma i calciatori professionisti sono lavoratori subordinati, proprio come Lei, ed hanno, pertanto, diritto alle ferie e a essere retribuiti anche durante il periodo di riposo. A quanti giorni di riposo hanno diritto? I calciatori della Serie A, in particolare, hanno diritto a un periodo di riposo annuale che dovrà avere una durata minima di 4 settimane e che verrà determinato dalla società in relazione alle esigenze dell’attività sportiva e dovrà normalmente avere carattere continuativo (in pratica, un bel mese in Sardegna non glielo toglie nessuno!). Attenzione: alle società viene riservato il diritto di richiamare il proprio calciatore in sede durante il periodo di riposo annuale. Qualora ciò avvenga, la società è tenuta a rimborsare all’atleta le spese di viaggio sia per il rientro in sede, sia per il ritorno alla località ove il calciatore stava trascorrendo le ferie. Tutto ciò è previsto dall’Accordo Collettivo di Serie A.
Jean-Christophe Cataliotti