Gli osservatori di calcio devono conoscere le norme di diritto calcistico!
Calciomercato.com ha chiesto all’Avv. e Procuratore Sportivo Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei workshop di Reggio Emilia per tutti coloro che aspirano ad entrare nel mondo del calcio (info su www.footballworkshop.it) ed esperto in materia di diritto calcistico nazionale ed internazionale, di spiegare perchè la conoscenza delle norme del diritto calcistico può essere determinante anche per gli osservatori di calcio.
La conoscenza delle norme del calcio sono importanti per tutti coloro che lavorano nel grande barnum del pallone. Gli stessi calciatori dovrebbero essere al corrente che ci sono norme che riguardano la loro attività (es. contratto collettivo).
Venendo all’universo degli osservatori di calcio, occorre evidenziare che le competenze giuridico-calcistiche possono fare la differenza tra un osservatore e un altro a parità di capacità di osservazione dei calciatori.
Facciamo alcuni esempi. Se un osservatore va all’estero alla ricerca di qualche giovane talento da segnalare alla propria società, il direttore sportivo di quest’ultima potrebbe richiedere, oltre alla inevitabile presentazione delle relative relazioni tecniche, informazioni che riguardano la sfera giuridico-calcistica del giocatore, vale a dire informazioni circa il tesseramento, l’eventuale possibilità di svincolo, la fattibilità o meno del trasferimento internazionale (ci sono precise norme della FIFA sui trasferimenti internazionali dei minori!), la presenza o meno di una clausola rescissoria se si tratta di un calciatore professionista, e, non per ultime, informazioni concernenti gli eventuali costi di formazione (c.d. indennità di formazione) a cui potrebbe andare incontro la società di destinazione nel caso
di acquisizione del calciatore presentato. Ci sono tabelle FIFA che anche un osservatore dovrebbe conoscere, ciò per alleggerire l’operato dei direttori sportivi.
Non è da sottovalutare neppure la conoscenza approfondita delle norme federali, le Norme organizzative interne della FIGC, che un osservatore-collaboratore di una società all’interno del settore giovanile potrebbe essere chiamato ad imparare per essere d’ausilio ai dirigenti della stessa società di appartenenza. L’osservatore, tesserato presso una società come collaboratore, potrebbe ritrovarsi a lavorare anche in ufficio, per smaltire le tante pratiche burocratiche relative a tesseramenti, trasferimenti, prestiti o svincoli dei giovani calciatori. E chi vuole fare carriera, ad esempio sogna di diventare Direttore Sportivo, potrà, lavorando presso una società di calcio, non solo accumulare punteggio per essere ammesso alla Scuola di Coverciano, ma anche tanta esperienza da spendere nel variegato mondo del calcio.
L’acquisizione di competenze puntigliose anche relativamente alle norme che disciplinano il mondo del calcio – e ricordiamo che alcune normative sono ingarbugliate, non sempre di facile comprensione e attuazione – deve far parte del prezioso bagaglio di conoscenze dell’osservatore di calcio, il quale non deve essere più solo capace di saper osservare un calciatore, descrivendone la morfologia e le caratteristiche tecniche, tattiche e caratteriali, ma deve anche sapere, ad esempio, se ci sono tutti i presupposti perchè una determinata operazione di mercato possa realmente concretizzarsi.
Concludendo, chi realmente ambisce ad entrare nel gotha del calcio deve possedere competenze globali, non solo tecniche, ma anche giuridico-calcistiche, alle quali vanno preferibilmente aggiunte la conoscenza di una o più lingue straniere e la padronanza della tecnologia informatica.
Formazione che forniamo in occasione dei nostri workshop.
Ecco il link del prossimo corso di luglio:
Corso “I segreti dell’osservatore di calcio” (I livello) a Reggio Emilia