I nuovi protagonisti del calciomercato sono i parenti dei calciatori, ma devono regolarizzare la loro posizione…

“Calciatore lascia procuratore per farsi assistere dal padre” è una delle tante notizie che appaiono sui mass media. Poi ci sono le mogli più o meno note. Ebbene, questa è la novità degli ultimi anni, i calciatori si fanno gestire sempre più dalla propria famiglia seppure con alterne fortune. Non sempre, infatti, i familiari hanno le giuste competenze per fare il mestiere del procuratore. Ma c’è una novità normativa che, secondo me, non a tutti è chiara. Dal 1° aprile 2015 i familiari che vogliono assistere i calciatori-parenti devono iscriversi OBBLIGATORIAMENTE all’elenco dei procuratori sportivi (formalità mai richiesta prima dell’avvento del nuovo regolamento) pagando la relativa quota d’iscrizione (500 euro) e pagando anche i diritti di segreteria per ogni deposito di procura (150 euro). Certo non saranno queste spese a scoraggiare la categoria dei nuovi procuratori, i familiari dei calciatori. Ma se ci dovessero prendere gusto a lavorare nel calcio? Eh sì perchè una volta presa la licenza per rappresentare il figlio o il marito di turno potrebbero non fermarsi più. Visti i lauti guadagni e i contatti che un figlio o un marito calciatore certamente assicurano perché non cercare di ampliare il proprio parco giocatori? Wanda Nara Icardi, per esempio, potrebbe diventare la regina dei procuratori o forse la è già diventata…chi non si farebbe assistere da lei?