“Tre goal e tre punti per il Milan a Bergamo, non basta la reazione finale alla Dea”

Il sentito derby lombardo tra Atalanta e Milan va ai rossoneri, al termine di una battaglia che è durata dal primo all’ultimo minuto.

Gli ospiti tornano a casa con tre punti dall’importanza incredibile, per il modo in cui sono arrivati, per come la squadra ha giocato per tutta la partita, per come ha saputo soffrire nei momenti di difficoltà. Vanno però comunque fatti i complimenti all’Atalanta, battagliera fino al triplice fischio nonostante le importanti assenze.

Il big match di questa giornata metteva in palio tre punti che avrebbero permesso al Milan di restare in scia del Napoli, vittorioso anchea Firenze, e all’Atalanta di entrare con prepotenza nei giochi di potere di questo campionato.

E per questa grande sfida gli allenatori non stravolgono i loro undici tipo. Gasperini deve rinunciare a Gosens, out per due mesi dopo l’infortunio in Champions, e al suo posto gioca Maehle. Dietro dà forfait anche Toloi, a sostituirlo è chiamato Djimsiti. Pioli invece conferma 10/11 della formazione anti-Atletico di martedì sera, l’unica novità è l’inserimento di Tonali al posto di Bennacer.

La partita, fin dalle prime battute, è divertente. Per i primi venti minuti è impossibile staccarsi dal divano, occasioni da una parte e dall’altra, ribaltamenti di fronte, miracoli dei portieri ed un goal, il più veloce di questa stagione in A, dopo appena 28 secondi, di Calabria. Il capitano rossonero sfrutta un filtrante perfetto di Hernandez, a sua volta servito da Saelemaekers; davanti a Musso il canterano rossonero non è glaciale ma è il più lesto sull’imprecisa respinta del portiere argentino. Dopo la rete ospite l’Atalanta va all’arrembaggio alla ricerca del pari, e si fa viva dalle parti dell’area di rigore avversaria soprattutto grazie a Zapata, che passa tutta la serata a fare a sportellate con Kjaer. Maignan si supera in almeno due circostanze, su Zappacosta prima, e sulla punta colombiana poi. L’Atalanta però perde Pessina intorno alla metà del primo tempo, il classe ’97 esce addirittura in barella.

I minuti passano ma la Dea non riesce a trovare il pari, anzi subisce il raddoppio del Milan. Al 43º Tonali scippa un pallone sanguinoso a Freuler, ingenuo nello scoprire palla sulla trequarti avversaria, e vola a tu per tu con Musso, freddandolo con un piazzato sul primo palo. Il goal dell’ex Brescia è l’ultimo lampo di un primo tempo di altissimo livello, dove si è potuto osservare un calcio totale, a tutto campo, senza particolare attenzione a tatticismi vari da parte di entrambe le squadre in campo.

Il secondo tempo inizia con ritmi sempre alti, ma non quanto quelli della prima frazione di gara, l’Atalanta a tratti sembra poterla riaprire, il Milan va più volte vicino al 3 a 0, che alla fine arriva a 12 minuti dal 90º con Leao. Il portoghese è bravo ad accompagnare una delle classiche sgroppate di Hernandez, che arrivato al limite dell’area di rigore atalantina scarica il pallone all’ex Lille che scaraventa il piazzato sotto l’incrocio e avvicina significativamente i tre punti a Milano. L’Atalanta però non ci sta, e reagisce nonostante i tre goal di svantaggio e soli dieci minuti da giocare. All’83º Zappacosta calcia dal limite ma prende il braccio troppo largo di Messias e Di Bello, dopo un check al Var, fischia il penalty in favore della Dea. Sul dischetto va Zapata che scarica con violenza il pallone centrale sotto il sette e firma l’1 a 3. La partita però non è ancora finita, nell’ultimo minuto di recupero Zapata strappa sulla destra e, dal fondo, mette un cross basso che attraversa tutta l’area di rigore avversaria e trova Pasalic. Il croato ha tutto il tempo di controllare e decidere come e quando fare il goal del 2 a 3 con Maignan praticamente battuto. Purtroppo il tempo rimasto ai nerazzurri per cercare il goal del pari era troppo poco, e ad uscirne vincitore è il Milan.

Pioli torna a casa più che soddisfatto, nello stadio in cui 21 mesi fa prendeva inerme 5 goal, oggi domina proponendo un calcio moderno, veloce e propositivo. Il Milan ha dimostrato, per quelli che ancora erano scettici, che quest’anno per la lotta al titolo non ha intenzione di fare sconti a nessuno. Gasperini oggi purtroppo paga a caro prezzo le defezioni importanti, su tutte quella di Gosens. La squadra ha comunque prodotto una grande mole di gioco, ma è stata meno cinica dell’avversario. Resta però la reazione, testimonianza del grande carattere di questa squadra.

Il Milan vola adesso al secondo posto in classifica, a più due dai cugini dell’Inter e due lunghezze sotto la capolista Napoli. L’Atalanta resta appaiata a 11 punti assieme a Juventus, Lazio e Bologna.

Ecco di seguito le pagelle della partita:

Atalanta: Musso 6; Djimsiti 6, Demiral 6 ( Koopmeiners5,5 ), Palomino 5,5; Maehle 5,5 ( Muriel 5,5 ), De Roon 5,5, Freuler 6 ( Pasalic 6 ), Zappacosta 6; Pessina 6 ( Pezzella 5,5 ), Malinovskyi 5,5 ( Ilicic 5,5 ); Zapata 6,5.

Milan: Maignan 7; Calabria 7, Kjaer 7, Tomori 6,5, Theo Hernandez 7,5 ( Ballo Touré S.V. ); Tonali 7,5 ( Bennacer S.V. ), Kessié 6,5; Saelemaekers 6,5, Brahim Diaz 6,5 ( Messias 6 ), Leao 6,5 ( Pellegri S.V. ); Rebic 6,5.

di LUCA MEROLLE